8+1 consigli per campagne ecommerce su Meta
Fare Meta Advertising non è semplice: mille variabili, ottimizzazioni e opzioni tra cui scegliere.
Le campagne di conversione Meta sono però incredibilmente efficaci per chi deve gestire un e-commerce… se impostate nel modo giusto.
E come si impostano nel modo giusto? Lo scoprirai nei prossimi 9 punti.
1. Tracciamenti
Il primo consiglio che mi sento di darti è il più importante, la base senza cui tutto il resto non conta: i tracciamenti devono funzionare alla perfezione.
Pixel e Conversion API devono essere entrambi impostati correttamente, perché altrimenti l’algoritmo lavorerà senza alcuna direzione e avrai buttato i soldi dell’advertising.
Assicurati quindi che tutte le fasi del funnel di acquisto (aggiunte al carrello, inizi di checkout, etc.) e i relativi parametri (costo dei prodotti, ID, etc.) vengano tracciati.

Tip: se utilizzi un catalogo dinamico controlla periodicamente anche quello.
2. Definire un budget adeguato
Secondo punto fondamentale: la benzina. Se vuoi ottenere molti risultati dovrai prevedere un investimento sufficiente, soprattutto perché questi risultati in particolare sono l’azione più difficile da far eseguire ad un utente: lasciarti i suoi soldi.
Se vuoi conoscere quanto budget per una campagna Facebook ti serve ecco qui la guida perfetta per te: quanto budget investire e come allocarlo nelle campagne Meta.
3. Scegliere la giusta finestra di attribuzione
Argomento tecnico ma non per questo da sottovalutare, le finestre di attribuzione sono indispensabili per far capire all’algoritmo che tipo di acquirenti cercare.
Le principali sono due:
- 7-day click, per acquisti effettuati entro 7 giorni dal click sull’inserzione,
- oppure 7-day click + 1-day view, che include anche gli acquisti effettuati entro 1 giorno dalla visione dell’inserzione, senza per forza averla cliccata.
Ok, ma qual è la differenza in parole povere?
L’attribuzione 7-day click indica che una persona ha almeno cliccato sulla nostra ad. È di solito più difficile da ottenere, ma indica probabilmente che l’inserzione ha avuto un forte impatto nella decisione dell’utente.
Gli acquisti 1-day view invece vengono attribuiti alle nostre campagne, ma le persone hanno soltanto visto l’inserzione. Ed effettuato l’acquisto in altro modo – per esempio, andando direttamente sul sito. Non è chiaro quindi quanto l’ad abbia impattato sulla decisione dell’utente, che probabilmente aveva già intenzione di comprare.
La questione dell’attribuzione è complessa e delicata, ma è importante comunque avere un’idea di base.
Semplificandola molto, ti consiglio di scegliere:
- 7-day click se hai un brand avviato, presente anche su altri canali e che vuole lavorare sull’incrementalità di Meta;
- 7-day click + 1-day view se invece sei agli inizi e preferisci dare all’algoritmo più dati su cui lavorare e su cui costruire un pubblico iniziale.

4. Trovare la frequenza ideale

Tradotto? La frequenza indica quante volte le persone vedono un’ad.
Ottimizzare la frequenza significa mostrare le inserzioni quanto basta per far sì che le persone si ricordino del nostro messaggio, ma senza infastidirle.
Perché, ripetiamo insieme: le persone su Facebook e Instagram non vogliono vedere le nostre pubblicità. Non sono lì per questo. Se volessero farlo, andrebbero su Google. Quindi dobbiamo approcciarci a loro con cautela ed educazione.
Mercati e target sono estremamente diversi tra loro, ma per avere un riferimento molto generico puoi basarti su questi valori:
- tra 1 e 2 volte alla settimana per campagne rivolte a pubblici freddi, di prospecting;
- circa 7 volte a settimana (quindi una volta al giorno) per il retargeting dei pubblici caldi.

5. Scegliere la giusta Call to Action
Le CTA che Meta mette a disposizione nelle campagne di conversione sono molte e specifiche, ed è compito dell’advertiser scegliere la migliore.
Molto spesso si vede utilizzare il generico “Scopri di più”, ma se vuoi promuovere un e-commerce su Meta non puoi lasciare spazio a dubbi o interpretazioni.
Vuoi che una persona compri? Allora scegli la Call to Action “Acquista ora”. E basta.
6. Produrre creatività ad hoc
Segue il punto precedente: le creatività devono essere chiare ed esplicite.
Via libera quindi a scritte grandi e prodotti in primo piano, con foto di buona qualità.
Se poi vuoi lavorare in retargeting allora vai sul sicuro con i miei consigli per creare inserzioni che convertano.
7. Usare inserzioni con catalogo dinamico
Concludiamo il trittico di consigli sulle ads menzionando i formati nati appositamente per gli e-commerce: le inserzioni dinamiche, di cui puoi scoprire ogni segreto in questo articolo.
Utilizzare collection, caroselli o immagini dinamiche con un bel catalogo prodotti è fondamentale per promuovere un e-commerce su Meta.

8. Scegliere un obiettivo di campagna adatto
La quantità di opzioni che abbiamo a disposizione per ottimizzare le campagne Meta è davvero ampia. Anche nel caso specifico degli e-commerce, nonostante l’obiettivo di campagna generico sia “Vendite”, possiamo scegliere tra diverse varianti.
Advantage+ o conversione manuale?
Le prime sono il più recente gioiellino algoritmico di Meta, mentre le seconde le campagne “tradizionali” di vendita che permettono di personalizzare in modo più specifico pubblici e posizionamenti.
La piattaforma spinge molto le campagne algoritmiche ed effettivamente il machine learning migliora di giorno in giorno, ma prima di riempire il vostro account di Advantage+ ti suggerisco di leggere questo articolo fino in fondo…
Catalogo: sì o no?
Nelle campagne manuali puoi scegliere di utilizzare le inserzioni del catalogo. Come detto prima sono molto utili, ma attenzione: attivare l’opzione significa poter usare solo inserzioni con catalogo, che peraltro deve essere lo stesso per tutta la campagna.
Anche a livello di gruppi di inserzione avrai l’obbligo di scegliere un set di prodotti e utilizzare solo quello per tutte le tue ads.
Valuta quindi se è questa l’opzione che fa per te e, se hai dubbi, non attivarla. Potrai comunque utilizzare le inserzioni con catalogo dinamico (e anche tutti gli altri formati).

Numero o valore?
Infine, in entrambe le tipologie di campagna puoi scegliere tra due obiettivi di prestazioni: il numero di conversioni, oppure il valore delle stesse. Quantità o qualità.
La scelta dipende dal tuo business e da che tipo di prodotti vendi, ma tieni presente che ottimizzare per valore in modo efficace richiede una buona quantità di dati.
Se sei agli inizi della vostra attività di advertising potrebbe quindi essere più efficace puntare sulla quantità.
9. Bonus: occhio alle trappole!
I consigli per campagne di e-commerce che abbiamo visto fino adesso sono generici e offrono un’ottima base per capire come migliorare l’advertising su Meta, ma attenzione: sono solo l’inizio.
Ogni situazione è diversa dalle altre e le piattaforme stesse offrono così tante possibilità che è impossibile esista una sola soluzione per tutti i casi.
Se vuoi davvero fare un salto di qualità allora devi assolutamente leggere il mio articolo su come evitare le trappole delle best practice, di cui onestamente vado molto fiera. Ti aprirà un mondo.

Conclusioni
Arrivati a questo punto puoi vantarti di sapere cosa serve per promuovere un e-commerce su Meta.
Il prossimo passo sarà mettere tutto in discussione. Regolarmente, con metodo, per migliorare sempre di più.
Concludo quindi con un articolo su come analizzare o ottimizzare un account pubblicitario su Meta. Da aggiungere ai preferiti!
Ulteriori riferimenti
Ti interessano il settore turistico o beauty? Allora approfondisci l’argomento scoprendo perché Meta è la piattaforma giusta per il settore turistico e cosa può fare la piattaforma per il mercato beauty & pharma.