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Come sfruttare i trend ecommerce Beauty & Pharma nel 2025 con Meta Ads e Content Marketing

Giulia Pinzan

21 Febbraio 2025

In un nostro procedente articolo abbiamo fatto una panoramica del mercato del settore Beauty & Pharma per il 2025, riassumendo quanto detto dagli speaker della prima edizione dell’Ecommerce Beauty & Pharma Conference.

In questo, invece, vogliamo andare più in profondità e capire come sfruttare i trend ecommerce 2025 con le Meta Ads, dando anche importanza al ruolo che avrà il Content Marketing quest’anno e in futuro.

Fidelizzazione & Engagement al centro

Nel panorama ecommerce attuale per il settore Beauty & Pharma, acquisire nuovi clienti sta diventando sempre più costoso, rendendo la fidelizzazione un elemento strategico imprescindibile, soprattutto se consideriamo quelli che potremmo definire i “problemi” dei settori Beauty & Pharma.

I problemi delle aziende dei settori Beauty & Pharma: regolamentazioni ferree, uno specifico ciclo di vita del prodotto, la sensibilità dei consumatori ai loro bisogni e problemi comuni, come il sovraccarico di dati e le comunicazioni generiche.
I problemi delle aziende dei settori Beauty & Pharma: regolamentazioni ferree, uno specifico ciclo di vita del prodotto, la sensibilità dei consumatori ai loro bisogni e problemi comuni, come il sovraccarico di dati e le comunicazioni generiche (alessio Sorrentino, Business Developer di Floox).

Qualche dato:

  • un cliente ha una probabilità del 65% di riacquistare da un brand, contro una tra il 5% e il 20% di un nuovo utente (fonte: Insvep, Boston Consulting);
  • mantenere un cliente costa un quinto rispetto ad acquisirne uno nuovo;
  • la motivazione principale per cui un cliente non riacquista o si allontana dal brand è perché pensa che questo non è interessato ai suoi bisogni e desideri.
I principali motivi per cui un cliente abbandona un'azienda: al primo posto il fatto che il cliente crede che l'azienda non si interessi di lui.
I principali motivi per cui un cliente abbandona un’azienda, secondo Superoffice.

Ecco che, quindi, in materia di fatturato la retention è un tema fondamentale, soprattutto se si pensa che — secondo SimplicityDX — migliorare il tasso di fidelizzazione degli utenti anche solo del 5% può portare a un aumento del fatturato compreso tra il 25% e il 95% (un risultato che, ovviamente, dipende dal tipo di prodotto offerto e dal vertical in cui il brand compete).

Sappiamo, infatti, che oltre il 41% del fatturato ecommerce proviene da clienti di ritorno, confermando l’importanza di strategie mirate per mantenere attiva la customer base.

Strategie per migliorare la retention del tuo ecommerce

D’accordo, ma quali sono queste strategie? In primis la marketing automation che, soprattutto se integrata con l’intelligenza artificiale, consente di personalizzare le comunicazioni, anticipare le esigenze degli utenti e offrire esperienze su misura, incrementando così il tasso di fidelizzazione.

Come tutti gli strumenti, anche la marketing automation va strutturata in modo strategico, soprattutto considerando quali sono i motivi per cui gli iscritti a una newsletter rimangono tali:

Perché gli utenti rimangono iscritti alle newsletter? Il 35% perché i contenuti sono utili; il 30% perché hanno avuto un'esperienza positiva con il brand e sono soddisfatti dell'engagement; il 25% perché l'azienda fornisce sconti e vantaggi esclusivi.
Secondo Omeda, questi sono i principali motivi per cui gli utenti rimangono iscritti alle newsletter.

Un altro strumento sono i programmi di loyalty, che permettono un maggiore ingaggio dei clienti con l’azienda e allo stesso tempo creano un senso di appartenenza più forte.

A supporto di questa ci sono anche altri strumenti interattivi come quiz, test personalizzati e gamification on-site, che si rivelano particolarmente efficaci nell’aumentare l’engagement (soprattutto nel caso di un beauty brand).

Advertising su Meta: i trend ecommerce per il 2025

Con l’aumento della saturazione pubblicitaria e il conseguente incremento dei costi per acquisire visibilità sui social, è necessario che le aziende ripensino alle proprie strategie di advertising.

Aumento globale in $USD del CPM (Costo per Mille Impression) dal 2020 a oggi.
Aumento globale in $USD del CPM (Costo per Mille Impression) dal 2020 a oggi, in una slide dall’intervento di Micheal Vittori (Ecommerce School).

In particolare, tra i pilastri fondamentali troviamo:

  • la generazione (e l’uso) di dati di prima parte, perché — soprattutto in questo settore — sono sempre meno i segnali ottenibili da parte delle piattaforme pubblicitarie, proprio per una maggiore tutela della privacy degli utenti;
  • una semplificazione della struttura delle campagne adv, che deve andare di pari passo con…
  • un sempre maggiore sforzo creativo e una diversificazione dei concetti e dei formati utilizzati negli annunci, per soddisfare le “esigenze” dell’algoritmo.

Certo, l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la creazione di asset pubblicitari, accelerando la produzione di contenuti. Tuttavia, questa rapidità influisce sulla già presente saturazione dei messaggi a cui gli utenti sono esposti, riducendone l’impatto degli annunci pubblicitari.

Per emergere in questo contesto “affollato”, i brand devono puntare su qualità e autenticità, usando l’AI solo come supporto alla creazione di contenuti, senza perdere però il cosiddetto “human touch”. Secondo Nielsen IQ, infatti, molti utenti trovano i contenuti generati dall’AI noiosi e poco coinvolgenti, evidenziando la necessità di un marketing più empatico e centrato sulla persona.

Un altro trend è il ritorno ai contenuti long-form: se in passato l’attenzione si concentrava su formati brevi e immediati, oggi gli utenti mostrano un crescente apprezzamento per contenuti educativi e approfonditi.

È un cambio di paradigma, che offre ai brand l’opportunità di creare valore, andando oltre alla mera promozione del proprio prodotto o servizio. Per catturare l’attenzione, sarà essenziale un linguaggio autentico e coinvolgente: l’intelligenza artificiale può aiutare a ottimizzare la distribuzione dei contenuti, ma il vero successo del messaggio dipenderà dalla capacità di raccontare storie autentiche, creando così un legame emotivo con il pubblico.

I trend creativi del 2025 per Facebook e Instagram individuati da Michael Vittori (Ecommerce School).
I trend creativi del 2025 per Facebook e Instagram individuati da Michael Vittori (Ecommerce School).

L’importanza del Content Marketing nel 2025

La domanda latente sta evolvendo: il numero di utenti che scoprono nuovi brand attraverso i social network è in crescita. Allo stesso tempo, la domanda diretta si sta sempre più affidando a strumenti AI per ricercare informazioni specifiche su prodotti e servizi, come prezzi e modalità di pagamento, mettendo da parte i motori di ricerca tradizionali.

In questo scenario, una content strategy efficace è l’elemento chiave per consolidare l’autorevolezza del brand, curare la fidelizzazione dei clienti e aumentare il tasso di conversione. Inoltre, una strategia ben strutturata contribuisce alla monetizzazione e ottimizza il traffico organico verso il sito web del brand, riducendo potenzialmente anche la spesa pubblicitaria.

Ma quali sono i contenuti migliori che un brand dovrebbe prevedere nella sua strategia per supportare tutti questi obiettivi? Contenuti educativi, recensioni dei clienti, applicazioni e comparazioni tra prodotti, unboxing, live shopping e UGC (User-Generated Content) sono solo alcuni esempi.

Video, podcast, infografiche, live stream sono solo alcuni dei contenuti da proporre alla propria audience per migliorare la presenza online del brand.
Video, podcast, infografiche, live stream sono solo alcuni dei contenuti da proporre alla propria audience per migliorare la presenza online del brand (Francesco Chiappini, Ecommerce School).

Dobbiamo ricordarci, infatti, che oggi non sono più i brand a vendere i loro prodotti ma i consumatori stessi, attraverso le loro esperienze condivise sui social. Creare contenuti di valore, dunque, permette di intercettare il pubblico giusto e di distanziarsi da logiche puramente basate sul prezzo.

Con l’AI che gioca un ruolo sempre più centrale nella creazione e distribuzione dei contenuti (mantenendo a mente tutte le premesse del paragrafo precedente), è essenziale definire i canali giusti e diversificare i format per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più informato ed esigente, spostando il focus dal puro “marketing di prodotto”.

Conclusioni

Nel 2025 e nel prossimo futuro le strategie ecommerce del settore Beauty & Pharma dovranno evolversi per rispondere a un mercato sempre più competitivo e a consumatori più esigenti. La fidelizzazione sarà cruciale, supportata da strumenti come la marketing automation e i programmi di loyalty.

Allo stesso tempo, l’advertising su Meta dovrà puntare su dati di prima parte, creatività diversificate e dall’approccio più umano, per distinguersi in un contesto sempre più saturo di contenuti AI-based.

Anche il content marketing avrà un ruolo centrale nel posizionamento del brand, se verrà data importanza a contenuti maggiormente educativi e autentici, capaci di generare fiducia e un valore per il cliente.

Adattarsi a questi trend sarà essenziale per costruire strategie vincenti e sostenibili nel lungo periodo.

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