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Come far cliccare di più sulle ads Meta

Silvia Filippi

28 Agosto 2024

Qual è il sogno segreto di ogni persona che ha a che fare con le inserzioni Meta? Facile: che le ads piacciano. Tantissimo.

Ovviamente “piacere” è un verbo estremamente vago. Quindi, da persone professioniste del settore, lo sostituiremo con un sostantivo preciso, ottimizzabile e misurabile: il click.

Rimuoviamo sentimenti e soggettività e dichiariamo con fierezza che “se un’inserzione ha tanti click, allora vuol dire che piace”.

Ma è sempre così? Ci importa davvero che sia così? Ma soprattutto: cosa possiamo farci?

Vediamolo insieme in questo articolo su come far cliccare di più sulle inserzioni e migliorare il CTR delle ads Meta.

Le basi del click

Partiamo dall’inizio.

I click di per sé sono un numero, una quantità. E come tali è molto difficile capire se possano essere “tanti” o “pochi”, poiché è tutto relativo alla nostra attività. Sono click organici? A pagamento? Su una pagina appena creata? Su un’inserzione?

Se senza contesto è difficile interpretarli, allora aggiungiamone uno. Rapportiamo i click alle impression et voilà, otteniamo una delle metriche più utili per capire l’andamento delle inserzioni su Meta: il Click-Through Rate (CTR).

Specifiche del CTR (Click-Through Rate)

Come si calcola il CTR?

Il CTR è una percentuale ricavata dalla formula impression/click e ci mostra quante volte, tra tutte quelle in cui l’ad è stata vista, le persone ci hanno cliccato sopra.

La formula per trovare il CTR di un'inserzione.
La formula per trovare il CTR di un’inserzione.

A cosa serve il CTR?

Questa metrica è utilissima per capire, in linea di massima:

  • quanto la nostra inserzione è interessante per il nostro pubblico,
  • quanto piace al nostro pubblico,
  • quanto “blocca lo scroll” del nostro pubblico,
  • quanto triggera il nostro pubblico.

Serve anche per capire quanto vende al nostro pubblico? Non è detto, quello dipende da molti più fattori.

Prima di capire come migliorare il CTR è bene però specificare un ultimo dettaglio: non tutti i click sono uguali, e non tutti hanno sempre lo stesso peso.

Due tipologie di CTR

Click-Through Rate

Quando si parla di CTR – ovvero, letteralmente, “percentuale di click” – si parla di tutti i click che un’inserzione riceve. Quindi, per esempio:

  • Click sul “Mi piace”
  • Click sulle foto per ingrandirle
  • Click sui video per metterli in pausa
  • Click sui commenti
  • Click sui pulsanti call to action

E così via.

Link Click-Through Rate

Molto spesso le inserzioni sono accompagnate da un pulsante call to action che contiene un link – dal grande classico “Scopri di più” ad “Acquista ora”, a “Iscriviti”.

Nella maggior parte dei casi questi click sono i più rari e preziosi, perché fanno uscire le persone da Meta e le fanno entrare nelle splendide proprietà di destinazione, siano esse siti web, app o altro. Proprietà in cui si spera convertano.

Differenze tra Click-Through Rate e Link Click-Through Rate

Come vedremo più avanti, i valori medi dei due CTR sono molto diversi tra loro; anche solo perché uno è un sottoinsieme dell’altro.

Confronto dei risultati ottenuti tra click e click sul link e, quindi, tra CTR e CTR link.
Confronto dei risultati ottenuti tra click e click sul link e, quindi, tra CTR e CTR link.

Per questo motivo è molto importante avere ben chiaro l’obiettivo della strategia pubblicitaria in atto e quali click sono da considerarsi dei KPI – ammesso che effettivamente lo siano.

I clicknormali” sono utilissimi per valutare l’efficacia dei contenuti di per sé, come:

  • capire se un carosello invita le persone a sfogliarlo
  • o se una grafica, creata per stimolare i commenti, riesce nel suo intento.

In casi come questi, possono essere inseriti come KPI nelle campagne di interazione, per esempio.

I click sul link, invece, vanno esaminati tutte quelle volte in cui vogliamo che post e inserzioni siano solo dei tramiti per portare le persone su app o siti web, come accade quando vogliamo analizzare campagne di traffico o conversione.

Una volta capito quali click fanno al caso nostro resta una sola, critica questione: mantenerli alti.

Nella prossima sezione ti spiegheremo come aumentare i click sulle tue inserzioni Meta, alzare i CTR e infine vedremo insieme qual è un buon click-through rate.

Come alzare il CTR sulle inserzioni Meta

Scegliere il formato giusto

Ogni formato pubblicitario ha le sue caratteristiche, e alcuni sono più adatti di altri a portare click e migliorare il CTR.

Caroselli

Statici o dinamici che siano, i caroselli sono stati creati apposta per stimolare i click, sia quelli generici sia quelli sul link.

La possibilità di inserire più schede permette, infatti, di fornire un ampio ventaglio di alternative e destinazioni in un’unica inserzione.

Attenzione! Quando parliamo di ads, il formato del carosello è graficamente diverso da come appare nei post organici su Instagram: le grafiche sono più piccole e, soprattutto, in ogni scheda è obbligatorio inserire un link – motivo per cui è il formato ideale per aumentare i click.

Un’inserzione carosello per come appare sul feed Facebook.
Un’inserzione carosello per come appare sul feed Facebook.

Immagini singole

Le immagini singole sono un buon driver di click, sia in uscita (verso un sito web, per esempio) sia in entrata, per mantenere gli utenti all’interno della piattaforma.

Per quest’ultimo scopo, in particolare, le immagini sono anche meglio dei video! I video infatti, quando sponsorizzati, tendono ad ottenere visualizzazioni, che rientrano nel grande insieme delle “interazioni” ma non sono click.

Album

Gli album seguono una logica simile ai caroselli, ma con due differenze importanti: sono limitati a Facebook e sono utilizzabili sono per i post organici – dunque, non è previsto un corrispettivo formato per le inserzioni. Non possono, quindi, essere creati direttamente in Ads Manager, ma solo sponsorizzati come contenuto organico.

Lavorare sulle creatività

Copy

Se vogliamo che le persone clicchino, diamo loro un motivo per farlo! Specifichiamo nei testi perché a loro conviene (davvero) visitare il sito:

  • perché troveranno molti più prodotti di quelli che vedono nella grafica;
  • perché potranno prenotare un servizio incredibile;
  • perché i prodotti/servizi hanno funzioni che nemmeno immaginano (e noi non sveliamo);
  • perché riceveranno uno sconto;

e così via.

Grafiche

In modo simile ai testi, anche le grafiche devono fornire un motivo per cliccare che sia chiaro e specifico.

Via libera anche ai giochi o alle domande dirette, soprattutto per ottenere commenti e interazioni.

Liberate la fantasia: le esche per click sono tantissime. Ma attenzione a usarle con consapevolezza e sempre in allineamento con la vostra strategia! Non è detto, infatti, che tutti i click si traducano in conversioni…

Inserzione che invita a prenotare un volo per Corfù
Cosa triggera di più di un bellissimo paesaggio? Questa inserzione ha un CTR di 2,56% e un CTR sul link di 2,14%.

Conclusione: qual è un buon CTR?

Il momento della “domandona” è arrivato e la “rispostona” è esattamente quella che vi aspettate: dipende.

Dipende dal settore, dal prodotto, dalla campagna e dalle inserzioni.

Non vi lasciamo a bocca asciutta, però: ecco qualche riferimento, puramente indicativo, ricavato dalla nostra esperienza su quello che può essere considerato un CTR medio per le ads Meta.

Tutti i click: tra 1,6% e 2,10%

Click sul link: 0,80% e 1,2%

Ulteriori riferimenti

Ora sai come calcolare il CTR e far cliccare di più sulle tue ads. Pensiamo, però, che possano interessarti anche i nostri 5 consigli per creare inserzioni di retargeting su Meta che convertono (davvero). Vai all’articolo!

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