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Guida alle campagne di vendita su TikTok

Silvia Filippi

30 Ottobre 2025

Fino a poco tempo fa, associare le parole “TikTok” e “vendite” faceva, nella migliore delle ipotesi, sorridere. Era la piattaforma delle challenge, dei lip-sync, dell’intrattenimento puro. Un posto dove fare brand awareness, certo, ma non di certo dove far quadrare i conti di un e-commerce.
Ora, le cose sono cambiate. E tanto.

Come funziona TikTok Ads (e perché dovresti sfruttarlo)

“Ma quindi su TikTok non ci sono solo i balletti?”

No, non solo. Ci sono anche prodotti, brand ambassador e, soprattutto, un target più attivo di altre piattaforme.

Pur considerando la diversità di fruizione delle varie piattaforme, TikTok ha un tasso di ingaggio di 4,86%. Fonte: buffer

Tantissime persone vengono influenzate nelle loro scelte di vendita da ciò che vedono su questa piattaforma, quindi affermare che TikTok sia solo danze e poche altro sarebbe tanto riduttivo quanto miope.

La piattaforma invece è piuttosto lungimirante: da qualche anno investe sempre di più nel machine learning e nello sviluppo di campagne per aiutare gli e-commerce a vendere su TikTok.

Vediamo quindi, come già fatto per Meta, cosa offre questa giovanissima piattaforma ai brand che desiderano creare campagne di vendita per gli e-commerce.

TikTok Shop o non Shop?

Partiamo dall’ultima novità: TikTok Shop, come funziona e a cosa serve.

Lo Shop non è altro che una versione in-platform del nostro catalogo prodotti; questi vengono mostrati sotto i contenuti o direttamente sul profilo.

È quindi una splendida vetrina organica, ma è possibile supportarla anche a pagamento grazie alle nuovissime campagne GMV Max.

Create apposta per l’occasione, le GMV Max sono il gioiellino algoritmico di TikTok. Il loro obiettivo è infatti massimizzare il Gross Merchandise Volume in modo da ottimizzare il ROI dello Shop stesso unendo tutti gli asset a disposizione della piattaforma: contenuti a pagamento, organici e/o realizzati dai partner.

Importante specificare che i partner sono graditi, ma non indispensabili. È comunque possibile utilizzare le GMV Max anche con soli contenuti di brand, senza doversi obbligatoriamente lanciare nel mondo dell’influencer marketing.

I pro di TikTok Shop

  • Valorizza uno dei principali punti di forza della piattaforma: tenere gli utenti incollati ad essa. Con lo Shop possono infatti comprare senza uscire.
  • È semplice da impostare e il catalogo si aggiorna in automatico con quello del sito web.
  • Si può scegliere di delegare a TikTok la gestione di promozioni o spedizioni, scaricando quindi il brand dall’incombenza.
  • Si fonde perfettamente con le altre feature della piattaforma, come TikTok One, le collaborazioni con i creator o la promozione dei contenuti organici.
  • Può essere supportato con campagne apposite.

I contro di TikTok Shop

  • Vengono applicati sconti e promozioni non sempre compatibili con tutti i modelli di business.
  • Una percentuale dei ricavi va alla piattaforma.
  • Serve garantire alcuni standard di qualità, come le spedizioni veloci.

Convertire sul sito web

Se leggendo il paragrafo precedente avete dedotto che lo Shop non fa per voi, non preoccupatevi: ci sono alternative in abbondanza.

Campagne Smart+

Come il nome lascia immaginare, sono la versione tiktokiana delle campagne algoritmiche già presente sulle principali piattaforme di advertising. Allo stesso modo delle Performance Max di Google o delle Advantage+ di Meta, le Smart+ di TikTok fanno del loro vanto la capacità del machine learning di raggiungere il pubblico migliore in assoluto, se lasciamo la possibilità di farlo. E si possono anche associare al catalogo prodotti per creare inserzioni dinamiche, esattamente come quelle Meta.

Schermata di creazione di una campagna Smart+ su TikTok Ads con obiettivo vendite e-commerce
Troviamo la Smart+ nella schermata di creazione di una campagna con obiettivo “Sales”.

Pochi impostazioni, pochi controlli, poca fatica da parte dell’advertiser ed estrema libertà all’algoritmo di fare quello che sa fare meglio: convertire.

Ovviamente questo non ci solleva dalle nostre responsabilità, ma semplicemente le sposta – come già ci insegna l’aggiornamento Andromeda di Meta – dal pubblico alla creatività.

E su TikTok la creatività è la forza che muove il sole e l’altre stelle.

Se non è adatta potete avere la certezza assoluta che nessuna campagna porterà buoni risultati.

Fortunatamente la piattaforma offre molteplici possibilità di creare inserzioni che convertono su TikTok, sia avvalendosi di creator, sia facendone a meno.

Formati per le campagne di conversione

Nonostante i video restino il formato principale per l’advertising su TikTok possono sia essere declinati in versioni particolari, sia venire omessi del tutto.

Spark Ads

Gli Spark Ads sono le inserzioni che si creano utilizzando post del profilo TikTok. Molto semplici nella realizzazione: si sceglie un video e si abbina a pulsanti Call to Action e/o schede del catalogo prodotti.

Un formato win-win: si sfrutta la visibilità sul profilo senza dover realizzare creatività ad hoc, ma al tempo stesso TikTok ci permette di renderla più “conversion-friendly” grazie a pulsanti e add-on.

Esempio di Spark Ad TikTok con pulsante Learn More per aumentare le conversioni e-commerce
Un esempio di Spark Ad: il pulsante Call to Action “Learn more”, che rimanda al sito, è stato aggiunto ad un video pubblicato sul profilo organico.

Dark Ads

I fratelli oscuri dei precedenti. Inserzioni nude e crude, che non appaiono nei profili ma soltanto come contenuti sponsorizzati.

Perfetti per le comunicazioni che vogliamo riservare al lato più commerciale del brand: sconti, leve di marketing o set di prodotti specifici che non ci interessa mettere in vetrina a tutti i costi.

Smart Creative

In questo caso non si tratta davvero di un formato, ma più di una funzione.

Nelle Smart Creative Ads possiamo inserire più asset diversi, che l’algoritmo combinerà tra loro in modo dinamico: testi, grafiche e pulsanti CTA. Ottime ed efficienti se il nostro brand dispone di un’ampia quantità di elementi non troppo differenziati tra loro, come ad esempio varianti di colore diverso della stessa maglia, che l’algoritmo può selezionare in base alle preferenze personali di ogni persona.

Esempio di Smart Creative TikTok che combina video, testi e pulsanti CTA per ottimizzare le campagne di vendita
Le Smart Creative permettono di caricare più video, testi e persino Call to action, di cui l’algoritmo farà un mix & match.

Caroselli dinamici

Ebbene sì, esistono anche su TikTok! E il funzionamento rispecchia quello dei loro omonimi su Meta: si collega il catalogo prodotti, si inserisce un breve testo et voilà, l’algoritmo genererà per noi un’inserzione personalizzata con gli articoli più interessanti per ogni persona che la vedrà.

Molto facili da creare, zero effort grafico richiesto, ma sulla loro resa ed efficacia ci riserviamo qualche dubbio visto che non sono molto allineati con lo stile dei contenuti TikTok.

Search

L’ambizione della piattaforma non si ferma alla domanda latente: TikTok ha annunciato infatti anche le campagne Search, fresche fresche di quest’anno e pronte a intercettare anche le ricerche dirette.

Proprio come su Google, basta inserire le keyword pertinenti ed ecco che chiunque cerchi in-platform contenuti affini si ritroverà il relativo annuncio sponsorizzato tra i risultati della ricerca.

Ad oggi le Search sono in roll out per gli account europei (dovrebbero sbarcare del tutto in Europa entro la fine del 2026), ma sono già disponibili nel Regno Unito, negli USA e in Canada.

Esempio di annuncio Search su TikTok tra i risultati di ricerca per keyword correlate ai prodotti
Le ads create dalle campagne Search appariranno tra i risultati di chi inserisce una delle keyword selezionate all’interno della barra di ricerca della piattaforma.

E il retargeting?

Finora abbiamo menzionato soltanto pubblici algoritmici e campagne volte a trovare nuovi clienti, ma niente ci vieta di raggiungere anche chi già conosce il brand.

Dalla sezione Audience Manager è infatti possibile creare pubblici personalizzati di ogni sorta, dalle liste clienti a chi ha visualizzato i video in-platform, da inserire poi tra le impostazioni delle campagne di conversione.

Schermata dell’Audience Manager TikTok per creare pubblici personalizzati e campagne di retargeting
Nell’Audience Manager di TikTok possiamo creare pubblici personalizzati, lookalike e liste clienti.

In conclusione: conviene vendere su TikTok?

TikTok evolve, di continuo e più velocemente di quanto si possa pensare.

L’età media si alza e l’utenza lo usa sì come social di intrattenimento, ma anche come fonte di informazioni per gli acquisti; basti pensare a fenomeni come booktoker o fitness guru.

Evolve anche nell’advertising, con campagne sempre più orientate la conversione, pagine dedicate all’analisi delle attribuzioni e moduli per la generazione di contatti che seguono la scia del social di Zuckerberg.

Nell’enorme partita delle piattaforme pubblicitarie resta comunque una pedina che gioca con le proprie regole e specificità; sta a noi capire come sfruttarla per uscirne vincitori.

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